logopedista pediatrico

Logopedista pediatrico, un valido supporto per i bambini con disturbi del linguaggio

Il logopedista pediatrico è una figura professionale che si occupa di rieducare l’uso della parola del bambino nelle diverse fasi dell’apprendimento del linguaggio, dalla lallazione (le prime sillabe pronunciate dal neonato), fino periodo dell’ampliamento della frase e oltre.

Egli pertanto conoscerà le tappe dello sviluppo infantile in ogni aspetto: neuromotorio, psicologico, affettivo, linguistico e cognitivo, proprio perché il linguaggio coinvolge ed è coinvolto da tutte queste funzioni.

Nel periodo dello sviluppo del linguaggio del bambino può accadere, inoltre, che egli manifesti  disfluenza. In particolare, tale problematica si palesa con maggiore incidenza tra i due e i quattro anni di età, in coincidenza con il momento fisiologico in cui il linguaggio del bambino diventa appunto più complesso. Nella maggior parte dei casi (75-80%) c’è una remissione del sintomo, in altri purtroppo si creano le basi per la cronicizzazione della disfluenza che continuerà a persistere fino all’età adulta. Per evitare che ciò avvenga è opportuno intervenire in maniera tempestiva, rivolgendosi a valide figure professionali in grado di mettere in campo tutte le loro conoscenze per raggiungere la completa risoluzione del problema.

Interventi logopedici per i disturbi del linguaggio prescolare

Rientrano, quindi, nei compiti del logopedista pediatrico: la considerazione e la valutazione del versante espressivo, accertarne il livello di comprensione sapendo cogliere tutte le sfumature carenziali, esaminare la capacità grafica, valutare la capacità di leggere e comprendere un testo scritto, e non può trascurare problematiche di ordine psicologico che influenzano, a volte in maniera determinante, il linguaggio nella sua evoluzione e nella sua funzione comunicativa.

Il parere professionale: intervenire tempestivamente nei disturbi del linguaggio dei bambini

Il logopedista pediatrico può dare un parere professionale in merito ai disturbi del linguaggio che può manifestare un bambino. Non appena il genitore nota delle problematiche quali ritardo e/o difficoltà nel parlare all’età di due anni, o ancora la presenza di disfluenza, dovrebbe rivolgersi a professionisti competenti in materia, che possano intervenire subito sul problema avendo maggiori possibilità di risolverlo.

Per quanto riguarda la balbuzie, gli esercizi logopedici agiscono sull’aspetto meccanico e fonetico della disfluenza. Il supporto aggiuntivo che dà il metodo Psicodizione è l’agire sulla multifattorialità del disturbo in maniera integrata. La dottoressa Chiara Comastri, Psicologa ed ex balbuziente, ha ideato l’omonimo metodo che affronta la balbuzie agendo contemporaneamente sui diversi fattori che interessano il disturbo: fisiologici e organici, linguistici, psico-emotivi e ambientali. In Psicodizione sono stati sviluppati dei percorsi specifici proprio per i bambini in età prescolare in linea con gli studi scientifici, i quali confermano l’importanza dell’intervento precoce, certamente da privilegiare rispetto all’attesa di una scomparsa spontanea dei sintomi che caratterizzano la disfluenza: il pericolo che la balbuzie divenga persistente, infatti, aumenta se questa è ancora presente un anno dopo che sono stati osservati i primi sintomi. Dopo i sei anni, inoltre, il rischio che si presenti una recidiva diviene più elevato e la possibilità di un recupero spontaneo quasi nulla.

Nel corso degli incontri vengono trasmessi alla famiglia gli strumenti che consentono di rieducare il modo di parlare del bambino attraverso il gioco e in maniera indiretta, senza che lui si renda conto di essere corretto e si senta “medicalizzato” o accusi la pesantezza di un trattamento “imposto” attraverso la presenza di un logopedista pediatrico ad esempio. Per quello che concerne, invece i bambini in età scolare, il percorso di riabilitazione si svolge attraverso la partecipazione al corso intensivo durante il quale viene ricreato proprio il micro-mondo che ogni persona incontra all’esterno, in cui bambini, ragazzi e adulti si relazionano gli uni con gli altri. Si lavora su due piani: sull’aspetto di rieducazione tecnico, fornendo strumenti per far tornare il bambino causativo nel creare i propri suoni e portare a termine la propria frase con sicurezza. Contemporaneamente, si agisce sull’aspetto emotivo, delle proprie paure di gestione delle considerazioni interne e questo avviene anche attraverso esposizioni graduali all’ansia, in cui i bimbi riabilitano le proprie competenze comunicative.

Visita il sito Psicodizione per saperne di più.